di Giovanna Masiero
La Rete Intercultura degli Istituti Secondari di Secondo Grado del Comune di Rovereto si interroga da molti anni sul successo scolastico di studenti plurilingui. È sull’onda di quel dibattito che si è inserita, tra il 2016 e il 2018 la proposta progettuale “L’inclusione nel tempo della pluralità”, finanziato dal Fondo Asilo Migrazione e Integrazione (FAMI). Il progetto ha coinvolto 8 istituti superiori del comprensorio di Rovereto: l’Istituto di Istruzione don Milani (capofila) con annesso Centro EdA, il CFP Veronesi, l’IFP Alberghiero, l’ITI Marconi, l’ITET Fontana, il CFP Barelli, il Liceo Filzi, il Liceo Rosmini. I formatori coinvolti sono stati chi scrive (per la parte di coordinamento e revisione dei prodotti), Alessandro Borri (per la costruzione di curriculi disciplinari e trasposizione didattica), Lucia Barbieri (per la costruzione e la motivazione del gruppo di lavoro). Inoltre, non è mancato il sostegno di Iprase attraverso la visione lunga e la tenacia di Maria Arici. E’ stata l’occasione per riflettere, sperimentare e portare a sistema azioni già intraprese a livello locale negli anni precedenti e di dare loro un impianto più strutturato, coeso e condiviso fra tutti gli attori coinvolti.
In particolare si è indagato il tema del come affrontare il passaggio tra il laboratorio di italiano L2 e lo studio in classe dei linguaggi disciplinari. Il progetto ha coinvolto ogni tipologia di istituto superiore: consigli di classe, singoli studenti e intere classi eterogenee e plurilingue. La sperimentazione dei materiali prodotti ha riscontrato risposte positive da parte dei partecipanti, e soprattutto ha sviluppato negli insegnanti coinvolti una forma mentis che consente di valutare e adottare in modo critico ed efficace i testi e i materiali didattici…e anche un rinnovato entusiasmo per la didattica!
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